Il Maestro Sacconi
nella testimonianza del violista e direttore d'orchestra
Carlo Maria Giulini


Milano, 18 giugno 1985


Mi rallegra l'idea di una pubblicazione che riporti al ricordo e all'ammirazione di tutti la personalità e l'arte di Simone Fernando Sacconi. Purtroppo io, pur avendo suonato per lunghi anni prima il violino e poi la viola, non ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, ma solo di riflesso attraverso le parole del mio maestro Remy Principe e di tanti altri artisti che mi parlavano di questo «mago».

Sono convinto che il mistero della liuteria sia il mistero dell'arte, e senza dubbio Sacconi è stato un grande artista. La scienza non potrà mai rispondere alla domanda: perché «quel» pezzo di legno produce «quel» suono? Ma Sacconi, come tutti i grandi liutai, la risposta l'aveva: sapeva come curare e guarire un antico strumento malato, sapeva come dare vita a un suo nuovo strumento.

Milano, 18 giugno 1985

Tratto dal libro: «Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi», presentato il 17 dicembre 1985 alla Library of Congress di Washington, D.C. (Cremona, ACLAP, prima edizione 1985, seconda edizione 1986, pagg. 217 - Italian / English).