Il Maestro Sacconi
nella testimonianza della violinista
Pina Carmirelli


Roma, 11 giugno 1985


Ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Simone Fernando Sacconi a New York, quando, in compagnia di mio marito Arturo Bonucci, andammo a trovarlo per fargli ammirare il violino Stradivari detto «Il Toscano» che a quell'epoca (intorno al 1962) io suonavo per concessione dell'Accademia di Santa Cecilia di Roma.

Ebbi del Maestro Sacconi un'impressione straordinaria, non solo per la grande simpatia e cordialità offerteci, ma anche per le tante nozioni che quella visita ci procurò; infatti il Maestro, con grande entusiasmo, ci fece ammirare (e permise a me di suonarli) numerosi preziosi strumenti che la Casa Wurlitzer aveva posto sotto la sua cura. Insomma fu una mattinata straordinaria, qualcosa che non potrò mai dimenticare.

La mia ammirazione per il Maestro Sacconi è sincera e assoluta.

Roma, 11 giugno 1985

Tratto dal libro: «Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi», presentato il 17 dicembre 1985 alla Library of Congress di Washington, D.C. (Cremona, ACLAP, prima edizione 1985, seconda edizione 1986, pag. 189 - Italian / English).