Testo della lettera inviata dal grande violoncellista Pablo Casals a Simone Fernando Sacconi il 7 giugno 1958 da Molitg-les-Bains (Pyr. Or.), Francia:
Caro sig. Sacconi,
vorrei dirLe quanto Le sono stato grato e felice nel vederLa all'aeroporto di New York. È stato molto gentile da parte Sua venire!
Bene, debbo congratularmi con Lei per il Suo lavoro. Sono molto felice del violoncello. La sonorità, nonostante sia un po' diversa da prima, è comunque meravigliosa. [Lo strumento, ndr] Ha di nuovo il suo volume, la sua bellissima qualità ed è molto facile da suonare. Al tempo stesso è molto pulito e bello da guardare. Mi sento sollevato, perché senza il mio violoncello mi sentivo perso. Ci sono molti strumenti bellissimi ma io mi sento a mio agio soltanto con il mio, ed è comprensibile dal momento che su quel violoncello ho suonato per più di cinquant'anni! Sapevo che Lei avrebbe fatto un ottimo lavoro!
Grazie ancora, con i miei più cordiali saluti,
Sinceramente Suo
Pablo Casals
P.s.: La prego di scusarmi per non averLa salutata prima di lasciare l'aeroporto. C'era una tale confusione, e pensavo di poterLa rivedere.
Molitg-les-Bains (Pyr. Or.), Francia, 7 giugno 1958
Tratto dal libro: «Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi», presentato il 17 dicembre 1985 alla Library of Congress di Washington, DC (Cremona, ACLAP, prima edizione 1985, seconda edizione 1986, pag. 192 - Italian / English).