Il Maestro Sacconi
nella testimonianza del violinista
Franco Gulli


Bloomington, Indiana, 5 luglio 1983


Ho conosciuto Simone Fernando Sacconi una ventina di anni fa, in occasione del mio primo giro di concerti in America, quando il Maestro era ancora da Wurlitzer alla 42a Strada. Sono stato subito affascinato dalla straordinaria personalità umana e professionale di Simone Sacconi, dalla conoscenza incredibile della liuteria antica e dalla bravura eccelsa nella creazione e nel restauro.

Desidero ricordare un episodio avvenuto nello studio Wurlitzer, tanti anni fa. Avevo acquistato un violino Guadagnini pochi mesi prima a Londra ed ero ansioso di farlo vedere a Sacconi. Il Maestro lo osserva per un paio di minuti e poi esclama: Piacenza 1745! Si era sbagliato di due anni!!! Nella stessa occasione, il violoncellista Baldovino che si trovava assieme a me nello studio porge a Sacconi il suo stupendo Stradivari. Anche in questo caso, dopo un paio di minuti, il Maestro non ha dubbi: si tratta del Mara Strad!!!

Bloomington, Indiana, 5 luglio 1983

Tratto dal libro: «Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi», presentato il 17 dicembre 1985 alla Library of Congress di Washington, D.C. (Cremona, ACLAP, prima edizione 1985, seconda edizione 1986, pag. 219 - Italian / English).