Il Maestro Sacconi
nella testimonianza del liutaio e restauratore
 Hans J. Nebel

Harrington Park, 19 settembre 1983
Link: Hans Nebel Sr.


Conobbi Sacconi nel 1956 quando insieme a Rembert Wurlitzer visitò la Scuola di Liuteria di Mittenwald, dove allora studiavo. Sacconi vide il mio lavoro e mi fu offerto un posto da Wurlitzer a New York. Naturalmente, come giovane appena diplomato, una tale offerta di lavoro a fianco del Maestro da Wurlitzer mi sconvolse. La ricchezza di conoscenze allora disponibili in quel laboratorio, sotto la direzione di Sacconi, fu, subito e volentieri, condivisa fra tutti.

Lo ammiravo per il suo modo di affrontare determinate riparazioni. Secondo me, la forza più grande di Sacconi stava nella sua abilità a spiegare determinati lavori. Ritengo, comunque, che eccellesse nel ritocco della vernice: la sua sensibilità per il colore era eccezionale.

Ho avuto la fortuna di lavorare al fianco di Sacconi dal 1957 fino alla sua morte. Benché nell'arco della sua vita avesse avuto molti allievi e conoscenze, fu soltanto una ristretta cerchia di essi che eccelse e che fu in grado di perpetuare il suo stile e la sua tradizione di lavoro.

Tutta la mia personale gratitudine va al Maestro Sacconi, che tanta parte ha avuto nel plasmare la mia vita di restauratore di violini.

La competenza di Sacconi, come conoscitore di violini, è stata altamente ricercata e ha avuto un enorme peso nel mondo violinistico. In questo spirito e attraverso il suo lavoro, il Maestro Sacconi sarà ricordato per generazioni.

Harrington Park, 19 settembre 1983

Tratto dal libro: «Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi», presentato il 17 dicembre 1985 alla Library of Congress di Washington, D.C. (Cremona, ACLAP, prima edizione 1985, seconda edizione 1986, pagg. 96-97 - Italian / English).