Simone Fernando Sacconi
Cittadino onorario di Cremona


Cremona, Palazzo Comunale
 11 novembre 1972

Il liutologo Fernando Sacconi cittadino onorario
di Cremona

La cerimonia in Comune 
Tratteggiata dal sindaco la figura del celebre maestro


Al grande liutologo italo-americano Fernando Sacconi è stata conferita, ieri mattina, nel palazzo comunale, la cittadinanza onoraria. La cerimonia si è svolta nella Saletta dei Matrimoni, dove sono esposti i cimeli della scuola liutaria cremonese. Erano presenti gli assessori, i capigruppo consiliari, personalità del mondo della cultura cremonese, i dirigenti ed i responsabili della scuola internazionale di liuteria e della scuola di paleografia musicale nonché il cittadino onorario Walter Stauffer.

Sintetica ma significativa la motivazione inserita in una artistica pergamena, opera della professoressa Azzolini Molo: «Emerito dell'arte liutaria, sapiente divulgatore dei segreti di Antonio Stradivari».

Il sindaco ha così tratteggiato la figura di Fernando Sacconi:

"Io sono convinto che la cerimonia attuale per il conferimento della cittadinanza onoraria della città di Cremona a lei, maestro Sacconi, coincida con un periodo felice per la storia musicale e il rifiorimento dell'arte di Euterpe nella nostra città.

Le celebrazioni monteverdiane di qualche anno fa con la pubblicazione di studi scientifici sulla materia; l'acquisizione al pubblico interesse di un palazzo come il Raimondi, destinato per volontà di un illustre mecenate, il signor Walter Stauffer, pur egli cittadino onorario di Cremona, a sede della scuola di paleografia, di un istituto liutario e di una istituenda scuola di musica ad archi; una serie di studi su argomenti sempre attinenti alla musica come l'opera del giornalista Elia Santoro sulla storia del nostro maggior teatro; la volontà chiaramente espressa dalla Civica Amministrazione di istituire una scuola di musica per i giovani appassionati e la cospicua attività dei sodalizi cittadini per manifestazioni di alto livello musicale, sono tutti elementi che caratterizzano felicemente un periodo e danno bene a sperare per l'avvenire artistico della nostra città.”

Documenti

“A questo momento si colloca l'avvenimento di oggi, non formale atto amministrativo, ma segno di alta riconoscenza e considerazione verso una personalità che, come il maestro Fernando Simone Sacconi, ha bene meritato della nostra città nel campo più illustre per essa dell'arte liutaria, del legno stradivariano che si fa voce d'arte e strumento emotivo sotto lo sforzo congiunto di due arti: l'una quella antica e permanente dello strumento, l'altra più caduca, perché non ripetibile, della mano d'artista che suona.”

Voce d'arte

“Non rientra nella mia competenza, e nemmeno da profano ne sarei in grado, di illustrare la personalità e i meriti culturali del maestro Sacconi al quale va innanzitutto per noi la riconoscenza per aver dato l'avvio al ritorno nella sua patria dello strumento stradivariano: il «Cremonese» 1715 che in questi anni è diventato un po’ il simbolo della città e al quale vengono a rendere omaggio ogni anno migliaia di visitatori. Altri, più di me competenti, può e deve rendere questa testimonianza alla città ed agli studiosi. Io mi limito a dire che l'opera fondamentale di studio sull'arte stradivariana che il maestro Sacconi si accinge a dare alle stampe, rivelando in essa opera tutto il suo sapere scientifico sullo Stradivari e tutta la sua dedizione all'arte cremonese liutaria, oltre che segnare una svolta in questi studi particolari costituisce un dono significativo ed esemplare alla nostra città contribuendo, direi, a completare quel periodo felice per l'arte musicale in Cremona, che ho sopra delineato.”

“Mi pare poi particolarmente degno di sottolineatura il fatto che un simile studio ci venga dalla robusta vecchiezza di un italiano che nel nuovo mondo, in una civiltà estremamente automatizzata e meccanica, ha continuato a studiare su temi e cose che potrebbero sembrare in antitesi con essa.”

“Riprova invece questa della perennità umana e spirituale dell'arte nei confronti di succedanei che non riescono, anche se al limite della perfezione, ad appagare l'anelito sempre vivo nell'uomo a qualcosa di eterno e di idealità.”

“Per questi motivi la città di Cremona è grata al maestro Sacconi e per decisione del Consiglio comunale, suo organo rappresentativo, gli conferisce la cittadinanza onoraria.”

Simbolo

Dopo aver letto il testo del conferimento, il sindaco ha consegnato a Sacconi la pergamena accompagnandola con una medaglia d'oro del Comune. Il maestro ha così risposto, tra gli applausi dei presenti: “Commosso ringrazio le autorità di questo Comune per l'onore riservatomi. L'orgoglio che provo nel sentirmi ora concittadino del grande Antonio Stradivari accentua in me il desiderio che Cremona ridiventi, nel campo della liuteria, quella grande fucina di geni che tanta fama ha dato alla città stessa e all'Italia.”

Il professor Alfredo Puerari, che da alcuni anni vive accanto all'esperienza, unica al mondo, del maestro Sacconi, ha voluto ricordare l'opera del liutologo, che nessuno potrà mai dimenticare, realizzata nel campo delle conoscenze dell'arte liutaria cremonese. Pur vivendo da oltre quarant'anni a New York, Sacconi ha sempre lavorato come se si trovasse a Cremona.

Il suo libro [«I 'segreti' di Stradivari», ndr], ormai già scritto e stampato, costituisce la summa di tante e così preziose esperienze recuperando alla cultura italiana la grande arte artigianale di cui non si aveva, da tempo, più cognizione, tanto che si erano perdute anche le conoscenze. Sacconi, che ha avuto la fortuna di «curare» ben 350 strumenti, ha anche conservato una pregevole raccolta di documentazioni su Stradivari ed i suoi violini, sussidio prezioso per i futuri liutai. “È una giornata felice, questa – ha concluso il professor Puerari – perché ha avvicinato il maestro Sacconi ancora di più a Stradivari.”

Al termine della cerimonia Sacconi ha mostrato al sindaco le prime venti pagine del volume che uscirà nelle librerie alla fine del mese.

Tratto da: «La Provincia, quotidiano di Cremona», 12 novembre 1972. Foto a corredo dell'articolo: «Il liutaio Sacconi e il sindaco durante la cerimonia». © Foto Faliva, Cremona