Il Maestro Sacconi
nella testimonianza del violinista

Yehudi Menuhin

Londra, 19 gennaio 1984


Fernando Sacconi è stato uno dei più grandi liutai e restauratori dei nostri tempi. Lo conobbi quando lavorava con Emil Herrmann a New York e il mio rapporto con lui continuò quando andò da Wurlitzer.

Nel corso della mia carriera, i miei violini sono stati curati da Sacconi a New York. Egli aveva mani, occhi e orecchie straordinarie e ciò è essenziale per chiunque tratti con strumenti che sono tanto belli da vedere quanto da ascoltare. Sia il mio Stradivari che il mio Guarneri erano sotto la sua responsabilità.

Fernando Sacconi veniva al mio hotel ogni volta che ero in città e parlavamo di strumenti, sentendoli e facendo esperimenti. Sembrava che fosse l'incarnazione della grande tradizione liutaria italiana, e mi sembrava sempre di parlare ad un diretto discendente della scuola cremonese che, attraverso il suo legame con il Nuovo Mondo, aveva una speciale ampiezza di vedute e di conoscenze.

Londra, 19 gennaio 1984

Tratto dal libro: «Dalla liuteria alla musica: l’opera di Simone Fernando Sacconi», presentato il 17 dicembre 1985 alla Library of Congress di Washington, D.C. (Cremona, ACLAP, prima edizione 1985, seconda edizione 1986, pag. 222 - Italian / English).